La Prof. Stefania Uttaro ci ha lasciato – 26 ottobre 2023

In memoria della Prof.ssa Stefania Uttaro, che ci ha lasciato il 26 ottobre 2023. Funerali: 27 ottobre 2023, ore 15.30, presso Santuario della Delibera.

La Prof.ssa Stefania UTTARO ci ha lasciato oggi, 26 ottobre 2023. Se ne è andata in una serena e soleggiata giornata di ottobre, mese del suo compleanno, in punta di piedi, discretamente, silenziosamente, lasciando la comunità della Sua scuola esterrefatta, ed i Suoi ex-alunni senza parole.

 

La Prof.ssa STEFANIA UTTARO è stata Docente di estremo rigore morale, Donna di profonda cultura, una vita dedicata all’insegnamento, punto di riferimento per colleghe e colleghi, ed allieve e allievi.

La Dirigente dell’IPS “Alessandro Filosi” Margherita Silvestre, tutto il personale della Scuola, i suoi ex-allievi si stringono intorno ai familiari della carissima Prof. STEFANIA UTTARO nel tragico momento della sua scomparsa.

Ci piace ricordarLa con le foto a Lei care, con le massime e le riflessioni da Lei condivise (per chi ha avuto la fortuna di averla come Amica e contatto nei canali social), con il suo angolo di mare.

Grazie, Stefania cara, per i Tuoi insegnamenti, per le Tue condivisioni, per ciò che ci hai donato.

E quanto pesa una lacrima di un bambino a cui non permetteremo di sbarcare? (Stefania Uttaro)

Uomo libero, amerai sempre il mare! È il tuo specchio il mare: ti contempli l’anima nell’infinito muoversi della sua lama… (Charles Baudelaire)

“Combattiamo contro tre grandi giganti, mio caro Sancho: l’ingiustizia, la paura, l’ignoranza.” (Miguel de Cervantes, Don Chisciotte della Mancia)

A TUTTI QUELLI CHE AMO… (Stefania Uttaro)

“A tutti gli illusi, a quelli che parlano al vento. Ai pazzi per amore, ai visionari, a coloro che darebbero la vita per realizzare un sogno. Ai reietti, ai respinti, agli esclusi. Ai folli veri o presunti. Agli uomini di cuore, a coloro che si ostinano a credere nel sentimento puro. A tutti quelli che ancora si commuovono. Un omaggio ai grandi slanci, alle idee e ai sogni. A chi non si arrende mai, a chi viene deriso e giudicato. Ai poeti del quotidiano. Ai “vincibili” dunque, e anche agli sconfitti che sono pronti a risorgere e a combattere di nuovo. Agli eroi dimenticati e ai vagabondi. A chi dopo aver combattuto e perso per i propri ideali, ancora si sente invincibile. A chi non ha paura di dire quello che pensa. A tutti i cavalieri erranti.” (Corrado d’Elia, dallo spettacolo Don Chisciotte)

“Nelle città senza mare, chissà a cosa si rivolge la gente per ritrovare il proprio equilibrio?” (Banana Yoshimoto, Goodbye Tsugumi)

Ciao, grande PROF!!! Sit tibi terra levis!

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